LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Salvatore Armando Santoro
Pensiero

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

 
Sfoglio i tuoi libricini,
e li accarezzo, mamma,
libri invecchiati,
di polvere coperti,
con le pagine qua e là consunte e stinte.
Apro la nera copertina,
con incisa una croce ed una scritta in oro,
e dentro,
mesto rileggo una preghiera.
Io, sì, 
mamma mia stanca,
sono io che leggo la preghiera
che da bambino sussurravi mesta,
la sera,
seduti attorno a una caldana
in una casa ormai vuota e lontana.
Io che non credo ai santi ed ai martiri,
che mi rivedo bimbo,
e che pio ascolto, 
seduti attorno al fuoco,
la vita di San Giovanni Bosco.
T’ascolto!
E la tua voce si confonde,
addolorata e flebile da lungi,
col forte ruggir del maestrale
che gelido s’aggira per le case
di questo vecchio borgo di Maremma,
e si disperde tra la densa nebbia
che umida e fredda sale su dal mare.
 
Savatore Armando Santoro
(Boccheggiano 27.10.2002)

 

 Arcangelo Galante - 02/02/2018 14:44:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Toccante melodia, che fa vibrare le corde del cuore. Un indelebile ricordo e tributo di grande amore alla figura materna che, con la propria dipartita, ha lasciato un incolmabile vuoto nell’anima dolente dell’autore.
Libricini impolverati, fanno riaffiorare momenti condivisi assieme al calore di colei, che, accanto al figlio, recitava preghiere.
Col tempo, essi, sono divenuti testimonianza tangibile di pensieri nostalgici, pur se profondamente amorevoli, nel loro presentarsi.
La mente immagazzina ogni sensazione provata, al fine di scolpire, nuovamente, emozioni, forse, anche utili, per affrontare i cambiamenti della vita!

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.